
Meloni raduna i tifosi mentre la destra italiana si avvicina alla vittoria storica
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Giorgia Meloni ha guidato i suoi alleati di destra in una manifestazione congiunta giovedì prima della loro prevista vittoria alle elezioni del fine settimana, in cui l’ex sostenitrice di Mussolini spera di diventare la prima donna primo ministro d’Italia.
MeloniE’ postfascista Fratelli d’Italia sta facendo una campagna per il voto di domenica in una coalizione con Matteo Salviniè di estrema destra Lega e di Silvio Berlusconi Forza Italia.
Ma i sondaggi d’opinione la mettono molto avanti, suggerendo che guiderà quello che sarebbe il primo governo italiano guidato dall’estrema destra dalla caduta del dittatore Benito Mussolini dopo la seconda guerra mondiale.
“Siamo pronti! Vedrete domenica”, ha dichiarato alla folla gremita in Piazza del Popolo a Roma, la maggior parte dei quali brandendo bandiere dei Fratelli d’Italia.
Nonostante le tensioni all’interno della sua alleanza, ha promesso di governare per cinque anni con un programma che include tasse basse, maggiore spesa sociale e una forte difesa degli interessi dell’Italia sulla scena mondiale.
Le elezioni sono seguite da vicino Bruxellesdove la prospettiva di un governo euroscettico e populista alla guida della terza economia più grande dell’eurozona ha suscitato preoccupazioni.
Meloni, 45 anni, ha cercato di rassicurare gli investitori preoccupati per i suoi legami con Italia’s movimento postfascista, mentre allo stesso tempo corteggia elettori disamorati dallo status quo.
“Voto per la Meloni, non mi ha mai tradito”, ha detto all’Afp Giuli Ruggeri, tifoso disoccupato di 53 anni, al comizio di Roma.
Misure concrete
L’evento ha segnato l’inizio di uno sprint finale per i politici italiani prima del blackout della campagna nel fine settimana.
Meloni si dirigerà a Napoli venerdì, tra indicazioni populiste Movimento Cinque Stelle – che ha ottenuto la maggior parte dei voti nel 2018 – sta guadagnando terreno nel povero sud.
L’inflazione incontrollata, l’incombente crisi energetica invernale e le tensioni con la Russia per la guerra in Ucraina hanno dominato la campagna elettorale in Italia, che si è appena ripresa dal trauma della pandemia di coronavirus.
Anche l’Europa si è profilata alla grande, con l’Italia destinata a ricevere quasi 200 miliardi di euro (200 miliardi di dollari) di fondi post-pandemia dell’UE entro il 2026 in cambio delle riforme strutturali a lungo richieste da Bruxelles.
Meloni non sollecita più l’uscita dall’euro, ma giovedì ha promesso di guidare un’Italia “forte, seria e rispettata sulla scena internazionale”, mentre il programma della coalizione di destra prevede una revisione delle regole Ue sulla spesa pubblica.
I membri della coalizione non sono sempre d’accordo, tuttavia, sollevando preoccupazioni sulla stabilità del loro potenziale governo futuro.
Meloni e Salvini perseguono entrambi un’agenda nazionalista e chiedono la fine della migrazione di massa, sottolineando al contempo i valori tradizionali della famiglia e il passato “giudeo-cristiano” dell’Italia.
Ma mentre Salvini ha ammirato a lungo il presidente russo Vladimir Putin e ha criticato le sanzioni occidentali sull’Ucraina, Meloni è fortemente favorevole a Kiev e la loro coalizione è impegnata nella NATO.
Giovedì l’ambasciata russa in Italia ha twittato quattro foto che mostrano Putin con quasi tutti i leader del partito in corsa domenica, con la notevole eccezione di Meloni.
“Dalla storia recente delle relazioni tra Russia e Italia. Abbiamo dei ricordi”, ha scritto l’ambasciata, in quello che è stato ampiamente considerato come un trolling pre-elettorale.
Indeciso
La manifestazione è stata la prima apparizione del genere per Berlusconi, che compirà 86 anni la prossima settimana e sembrava aver bisogno di aiuto per salire sul podio.
“L’Italia non vuole essere governata dalla sinistra”, ha dichiarato il miliardario ex premier e magnate dei media, impegnandosi a combattere “l’oppressione fiscale”.
Il passo successivo è stato Salvini, che ha promesso di “proteggere l’Italia e gli italiani” in un discorso ad ampio raggio contro l’Europa, i migranti, le tasse e le multinazionali.
La leader della Lega è stata in qualche modo eclissata da Meloni, il cui stile schietto e lo status di outsider hanno spinto il suo partito sull’orlo del potere.
Alle elezioni del 2018 Fratelli d’Italia – nati dieci anni fa dal movimento postfascista fondato dai sostenitori di Mussolini – hanno ottenuto poco più del quattro per cento dei voti.
La sua popolarità è aumentata vertiginosamente dopo che Meloni è diventato l’unico leader del partito a non unirsi al Primo Ministro uscente Mario Draghidella coalizione di unità nazionale nel febbraio 2021, lasciandola l’unica opposizione effettiva.
Draghi ha indetto elezioni anticipate a luglio dopo il crollo della sua coalizione.
Brothers of Italy è stato l’ultimo sondaggio a circa il 24-25%, davanti al Partito Democratico di centrosinistra con il 21 o 22%, seguito da Five Star con il 13-15%.
Con la Lega intorno al 12 per cento e il partito di Berlusconi all’8 per cento, la coalizione di Meloni sembra sulla buona strada per assicurarsi tra il 45 e il 55 per cento dei seggi in parlamento.
Ma con il 40 per cento degli italiani che dice che deve ancora decidere o non voterà, gli esperti avvertono che c’è ancora spazio per qualche turbamento in un Paese famoso per la sua politica instabile, con quasi 70 governi dal 1946.
(AFP)